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Conferenza internazionale di Chisinau, Moldavia

Lo scorso 6 ottobre 2023 si è tenuta presso Chisinau, Moldavia, la Conferenza internazionale sul tema “Technical-scientific facilities in the service of judicial expertise”. Di seguito il nostro intervento "Mano guidata: studio su aspetti probanti attraverso tools grafometrici".

Abstract

Questo studio sperimentale sulla mano guidata si pone come obiettivo di verificare se sia possibile identificare la combinazione di due forze scrittorie appartenenti a due soggetti diversi attraverso tools grafometrici (1).Obiettivo principale la riconoscibilità delle caratteristiche grafiche della mano del guidato e del guidante in firme redatte con mano guidata, scrittura prodotta congiuntamente da due soggetti. Sono stati esaminati 30 soggetti (adulti-adolescenti) che si sono lasciati guidare la mano da un altro soggetto in modo consenziente o contrastando la forza altrui. Volutamente il campione selezionato ha messo a confronto soggetto A con maggiore forza e soggetto B con minor forza (es. uomo–donna, adulto-adolescente). I parametri di valutazione utilizzati e visualizzabili attraverso grafici sono: pressione, velocità, asse x e y,, tempo di acquisizione, rapporti dimensionali e piccoli segni. Dai risultati emersi è possibile identificare gli aspetti connotativi di entrambi gli scriventi delineando l’interazione delle forze. L’utilizzo della rilevazione dei parametri grafometrici può offrire nuovi spunti di osservazione, che potranno creare le basi per un lavoro sempre più scientifico anche nell’esame forense delle scritture su carta. Considerato che i dati biometrici hanno confermato l’importanza pressoria nel processo identificativo, negli esami su carta è fondamentale l’esame approfondito del solco pressorio e in caso di accertamenti giudiziari ottenere autorizzazione ad utilizzare i tools grafo metrici per il saggio grafico su indagati (mano guidante).

Introduzione

L’ipotesi di mano guidata costituisce un caso molto insidioso nell’indagine peritale, che può verificarsi sia in caso di accertamento su testamenti, ma anche su firme o su scritti anonimi. Sebbene la casistica non sia molto frequente, in quanto spesso non viene riconosciuta la mano guidata ma solo le anomalie grafiche che rendono sospetta l’autografia, tuttavia i casi sono molto insidiosi, soprattutto perché generalmente non si dispone di materiale comparativo del sospetto “guidante” per poter fare un adeguato confronto. Spesso, inoltre, le caratteristiche osservate nella scrittura o nella firma indagate, risultano compatibili con una falsificazione, ma non vengono individuati gli elementi grafici del soggetto estraneo, che invece porterebbero a riconoscere l’intervento congiunto di due mani diverse nello stesso testo manoscritto. L’indagine, ovviamente, diviene maggiormente insidiosa laddove la scrittura in verifica presenti anche aspetti di destrutturazione, disorganizzazione, tremori, disallineamenti, che risultano compatibili con le turbe dell’invecchiamento ma potrebbero anche essere amplificati dallo sforzo correlato all’intervento di una mano estranea. I casi di accertamento richiesto possono riguardare anche firme. In ambito forense sono capitati casi dove, ad esempio, consanguinei avevano guidato la mano di soggetti anziani non più in grado di scrivere. Ad esempio, un dettaglio grafia del soggetto e dettaglio della carta identità confermano impossibilità di firmare, a causa di un ictus ha compromesso la capacità di attivare i muscoli delle dita e/o attivarli selettivamente in base a una sequenza temporale appropriata la mano è stata guidata da altro soggetto più giovane, per l’accertamento della mano guidata in ambito giuridico oltre al lavoro svolto dal grafologo forense su ampia campionatura di firme comparative è stato necessario l’intervento di un ausiliario medico, nonostante la carta identità confermasse l’impossibilità a firmare.

Dalla letteratura all’identificazione della duplice spinta motoria

In letteratura il fenomeno della mano guidata è stato ampiamente analizzato, individuando il grado di controllo da parte del guidante sul guidato e distinguendo, quindi, varie fattispecie a seconda del livello di cooperazione o contrasto del guidato rispetto al soggetto estraneo. Secondo Alain Buquet(2):

  • Mano completamente inerte (passiva);
  • Mano non completamente inerte che intralcia la guida (mano intralciante);
  • Mano molto indebolita nella sua motricità e ha bisogno di una guida (mano assistita);
  • Mano che deve essere posizionata all’inizio di ogni parola in caso di cattiva capacità visiva (mano posizionata);
  • Mano che lotta contro quella della guida (mano forzata);
  • Mano che segue lentamente un tracciato iniziale appena visibile che serve a guidare la mano (mano posata).

Nella letteratura più recente gli studi partendo dalle definizioni classiche, si sono concentrati principalmente sulla sperimentazione, al fine di oggettivare attraverso simulazioni pratiche di scritture redatte da due soggetti congiuntamente (guidato e guidante) quali possano essere gli esiti dal punto di vista grafico e soprattutto come possano essere rintracciate le caratteristiche espressive dei due soggetti coinvolti, identificandone la riferibilità in base a parametri identificativi. Le sperimentazioni hanno avuto ad oggetto sia scritture redatte su carta che su dispositivi grafometrici e sono state considerate diverse ipotesi, sia con mano inerte o mano assistita/guidata. Nelle sperimentazioni su carta sono state utilizzate penne stilografiche, che rendono ben visibile l’appoggio pressorio nelle sue modulazioni. Nello studio redatto nel 1975 da I. Mathyer(3) e presentato al meeting annuale dell’American Society of Questioned Document Examiners, è risultato evidente che nell’accertamento su mano guidata richiede particolare attenzione l’esame documentale attraverso ispezioni strumentali mirate, esame al microscopio e ispezione ad ultravioletti. Inoltre è essenziale acquisire informazioni sull’anamnesi dei soggetti coinvolti e sulle condizioni di stesura. In base ai dati raccolti e agli studi sull’argomento(4), la sperimentazione ha evidenziato che in ipotesi di mano guidata risultano distinguibili gli elementi grafici di entrambi i soggetti coinvolti.

Metodo

Prendendo spunto dall’approccio sperimentale sopra richiamato, che risulta quello più efficace per oggettivare il fenomeno della mano guidata, abbiamo svolto un approfondimento sul tema della mano guidata avvalendoci dei tools grafometrici, che consentono di registrare in modo scientifico i dati dinamici della scrittura, acquisendo le misurazioni di: tempo, pressione, velocità per ogni punto della firma sottoposto a campionamento. Lo scopo della sperimentazione era quello di verificare la riconoscibilità, attraverso un approccio scientifico ed obiettivo, delle caratteristiche grafiche della mano del guidato e del guidante, attraverso il confronto dei dati dinamici acquisiti con i tools di firma grafometrica. Lo studio è stato condotto su 30 soggetti, destrimani e mancini, età adulta e adolescenti che non presentavano particolari patologie che potessero influire sul prodotto scrittorio, e ciò al fine di agevolare la lettura dei dati e di individuare in modo più chiaro l’interazione dinamica tra le caratteristiche i due soggetti. Da precisare che il soggetto guidato (A) era appositamente scelto con forza minore del soggetto guidante (B). Nello studio si è focalizzata l’attenzione sui seguenti parametri:

  • Durata (tempo di acquisizione);
  • Pressione;
  • Velocità;
  • Dimensioni;
  • Rapporti dimensionali;
  • Spazi;
  • Piccoli segni.

Relativamente ai parametri rilevati dal software, sono stati rielaborati i relativi grafici e messi a confronto in un grafico congiunto che renda visibili le analogie/differenze tra i due soggetti considerati (soggetto guidato e soggetto guidante). Per quanto riguarda i parametri non misurati dal software, si è proceduto all’esame grafo-tecnico e alla creazione di un grafico corrispondente alle varianti considerate (es. dimensioni ampie/ridotte – variabili/costanti – capolettera amplificati/regolari).

La sperimentazione della mano guidata su tools: misurazione e identificazione delle due forze

Applicando tale metodologia, si è confermato che prevale la forza del guidante sul guidato. A dimostrazione di quanto emerso nei vari campioni esponiamo quanto rilevato. Si conferma quanto espresso nella letteratura classica che sia nella mano inerte (in soggetto sano che si lascia condurre) che nella mano forzata (il soggetto contrasta la forza esercitata), prevale la forza esercitata del guidante e tale forza diventa ben identificativa nel parametro pressione e nella durata del tempo, come visibile nella firma naturale dove si riscontra un valore di pressione media 72,42% firma guidata da altro soggetto dove si riscontra valore pressorio di 98,87. Inoltre è significativo che nella firma contrastata vi è l’aumento della durata del tempo da 4,755 secondi a 19, 850 secondi. Nei campioni acquisiti si è verificato che nelle firme a mano guidata contrastate, nel 90% dei casi vi è un aumento del tempo maggiore di cinque volte rispetto a quello naturale.

Risultati

Il rilevamento con i tools può essere un valido ausilio per i saggi grafici degli indagati in casi di mano guidata in quanto consente di apprezzare in modo oggettivo e misurabile i dati relativi a parametri altamente identificativi come tempo e pressione. Nelle firme su carta l’approccio tecnico deve considerare analoghi parametri dinamici (velocità, pressione) per cui è necessario valutare se vi sono rallentamenti e soste nelle firme ma anche osservare attentamente il solco pressorio, anche con l’ausilio di strumentazione tecnica idonea (microscopio, luce radente, ispezione IR e UV).

Mano guidata ed elementi permanenti del guidatore e del guidante

Secondo la nostra casistica nella mano inerte (in persona sana) vi sono elementi ben distinguibili tra guidato e guidante e la grafia, oltre a deformarsi, a creare pause per i riaggiustamenti, ad estendersi maggiormente, assume le caratteristiche del guidante dove il soggetto ha una forza minore.

Conclusioni

Allo stato attuale vi è ancora molta incertezza nelle modalità operative in ambito peritale per rilevare il prodotto della mano guidata su carta. L’uso dei tools grafometrici può agevolare, attraverso l’esame di campioni di studio, il riscontro pratico delle teorie formulate in letteratura sull’argomento e convalidare i principi cardine espressi da grandi autori, tra i quali Locard. Lo studio sperimentale illustrato ha evidenziato che l’appoggio pressorio e il tempo di esecuzione sono parametri chiave nella rilevazione della mano guidata, sia in caso di mano consenziente che contrastata. Al contempo, l’utilizzo della rilevazione dei parametri grafometrici può offrire nuovi spunti di osservazione, che potranno creare le basi per un lavoro sempre più scientifico nell’esame forense delle scritture. Dallo studio svolto emerge l’importanza dell’esame pressorio nelle ispezioni su carta e la necessità di integrare l’utilizzo dei tools grafometrici per l’acquisizione dei saggi degli indagati che potrebbero avere svolto il ruolo di guidante.

Bibliografia

  • Fontana Emanuele, Lorenzoni Lorella, Panarello Alessandra, Pascali Bruna, Firma grafometrica, le reazioni dei tools all’uso di parti del corpo non abituali
  • Buquet A., The expertise of manuscript documents, Pioda Imaging, 2007, p. 95
  • Mathyer J. Handwriting and signatures made by 'guided hand' NCJ Number 57354 Author (s) Date Published 1975
  • Sellers C., “Assisted and guided signatures”, The Journal of Criminal Law, Criminology and Police Science, vol. 53, 1962
  • Jones D.G., “Guided hand or forgery?”, Journal of the Forensic Science Society, vol. 26, 1986
  • Ellen, David; Day, Stephen; Davies, Christopher, Scientific Examination of Documents Methods and Techniques Fourth Edition CRC Press Taylor & Francis Group 6000 Broken Sound Parkway NW, Suite 300 Boca Raton
  • Locard E., L'ecriture à main guiidée, Ed. Larcier, Brussels, 1923
  • Vettorazzo B., Methodology of graphic expertise on graphological basis, Giuffrè Editore, Milan, 1998
  • Vettorazzo B., Grafologia giudiziaria e perizia grafica, Giuffrè Editore, Milan, 1997
  • Cristofanelli P., Lena S., (eds.), Tecnica e grafologia giudiziaria. Aggiornamenti e prospettive, AGI I.G.M. Ancona, 1997
  • Venturini O., Judicial graphology: practical applications, La Mongolfiera, Trieste, 2000
  • Crotti E., Magni A., Venturini O., La perizia in tribunale, Franco Angeli, Milan, 2015
  • Bravo A., Argomenti di grafologia peritale, edizioni Scientifica, Napoli, 2001

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